Una storia che si dipana tra l’Italia e l’Europa a partire dalla fine del Quattrocento sino al 1690 analizzando i più importanti aspetti di “geografia iconografica” legati alle immagini del predicatore osservante Giovanni da Capestrano (1386-1456). Punto focale di questa indagine è stato lo studio comparato della nascita di due interpretazioni iconologiche parallele, di cui Luca Pezzuto ha ripercorso in dettaglio le origini e la diffusione, riservando particolare attenzione all’utilizzo propagandistico delle effigi del beato in Abruzzo. Il volume, che mantiene il carattere di “monografia” per l’ampiezza del lavoro condotto in prima persona dall’autore, si presenta arricchito da un corollario di interventi di altri studiosi, allo scopo di costituire uno strumento di ricerca realmente utile per un argomento mai trattato esaustivamente in precedenza.
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