Attraverso il Tempo Teresa di Gesù, la santa d’Avila, superando confini e territori continua ad essere riconosciuta protagonista dei secoli della modernità fino ad oggi. È possibile soppesarne l’eredità, riconoscerne le tracce, valutarne le innovazioni nell’esperienza delle sue prime discepole, nell’impulso missionario che spinse tanti verso il Nuovo Mondo, nella vita delle masse cittadine dell’Urbe o in quella di rappresentanti di nobili ed antichi casati o di ordini religiosi significativi come la Compagnia di Gesù. Lo studio attento e documentato rivela in che modo il carisma teresiano si concreta in testi e parole – radicati sia nel vissuto sperimentato dalla mistica e fondatrice spagnola sia nelle testimonianze dirette di quanti la seguirono e la imitarono – e come esso si plasma in edifici di culto e strutture abitative soffermandosi, ad esempio, sugli ambienti carmelitani di clausura letti quali vere e proprie espressioni materiali e fisiche degli ideali e valori della famiglia scalza, oppure ripercorrendo le navate e le cappelle della ravennate basilica di San Giovanni Battista, conosciuta anche come chiesa di San Giovanni della Cipolla o delle catene, le cui mura ed altari testimoniano l’antica tradizione carmelitana a cui Teresa sempre si rifece. Il lascito e la novità della santa abulense esplode, anche, in rappresentazioni ed immagini che, sviluppatesi e affermatesi al ritmo della sua crescente fama e notorietà, intesero – o cercarono – di trasmetterne la pluralità di sfaccettature: mistica, fondatrice, scrittrice, monaca di clausura e viaggiatrice.
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