L’incontro tra frate Francesco e Malik al-Kamil e l’atteggiamento del santo di Assisi verso l’Islam e la crociata diventano in questo libro motivo di riflessione sulla concezione della storia e sulla metodologia della ricerca. Non si può ritenere che il contesto storico immobilizzi gli uomini in una stasi che non spiegherebbe il cambiamento, cioè proprio l’oggetto privilegiato della riflessione degli storici. Come affermato da Agamben, «la contemporaneità è una singolare relazione col proprio tempo, che aderisce a esso e, insieme, ne prende le distanze». La definizione si adatta perfettamente a Francesco, che vive inserito nel proprio tempo ma si proietta in avanti con la sua proposta evangelica. Esaminate e criticate le posizioni degli storici che attribuiscono alle ideologie del Novecento la concezione di un Francesco “irenico”, l’Autore passa in rassegna le fonti disponibili, a partire dagli scritti del santo, trovando in esse, e non nelle ideologie “pacifiste”, il Francesco portatore di pace e dialogante, proprio in nome di quel Cristo che intende predicare, arrivando fino alla tenda del sultano in terra d’Egitto, mentre si combatte la quinta crociata.
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