Il Trattato della purità del cuore è un’opera della maturità di Battista da Varano nella quale la santa traccia il cammino di perfezione spirituale suddividendolo in tre tappe fondamentali che conducono l’anima dalla purificazione del cuore all’«amorosa crocifissione» e all’offerta volontaria di sé. L’opera è intessuta di citazioni tratte dal Cantico dei Cantici, libro biblico inteso come modello di ascesa a Dio che la clarissa amplia col «libro» della propria esperienza. Come nelle Istruzioni al discepolo anche qui il racconto autobiografico diviene insegnamento, rientrando così nella linea della comunicazione sapienziale. Il recente ritrovamento di due codici cinquecenteschi ha permesso una revisione del testo, consentendo di leggerlo in una versione più completa e vicina all’originale rispetto a quella abbreviata finora nota grazie a tre codici oratoriani del XVII e XVIII secolo. La presente edizione, che pone a fronte il testo latino, De puritate cordis, e quello volgare, intitolato De perfectione religiosorum, mostra come la monaca di Camerino abbia saputo coniugare la propria raffinata cultura umanistica con le più profonde tematiche dell’Osservanza francescana, seguendo in questo le orme di Caterina Vigri, un’altra clarissa passata dalla corte al chiostro, grazie alla quale Camilla aveva imparato i «vocaboli spirituali» mediante i quali esprimere la propria straordinaria esperienza di fede.
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