Il fascicolo si ricollega al celebre volume sulle Sante vive di Gabriella Zarri (1990), in cui l’autrice tracciava quattordici profili di beate vissute nell’Italia centro-settentrionale tra la fine del ’400 e la metà del ’500, in un periodo di grave crisi della penisola, sconvolta dalle guerre, attraversata da correnti apocalittiche e fermenti di dissidenza religiosa, ma anche da empiti riformistici. In tale contesto storico si inserisce questo inedito protagonismo femminile, che fu uno dei fenomeni più originali e innovativi della religiosità italiana: l’esemplare esercizio delle virtù, la potenza taumaturgica, l’eccellenza dei carismi attirarono su queste donne la devozione popolare, ma anche l’attenzione dei principi. Attraverso l’analisi di alcuni casi esemplari, e alla luce delle più recenti acquisizioni storiografiche, questa raccolta di studi mira ad aprire una nuova riflessione comparativa su esperienze e correnti che meritano di essere analizzate e valutate in una prospettiva più largamente europea, sia per indicare alcune costanti che segnalare gli inevitabili mutamenti determinati da transizioni geografiche in ambienti e contesti politici e culturali differenti.